Haiti è uno stato dell’America Centrale. Condivide con la Repubblica Domenicana l’isola Hispaniola, occupando la parte occidentale.
Nella prima metà del 17° sec. bucanieri francesi si insediarono nella parte dell’isola, allora appartenente alla Spagna, dando così origine alla colonia di Saint-Domingue, nota anche con il nome indigeno di Haiti.
La popolazione è costituita maggiormente dai discendenti degli schiavi africani che lavoravano nelle piantagioni. A seguito dell’indipendenza e della violenta rottura con il potere coloniale europeo, la percentuale di europei che vivono ad Haiti è scesa, fino quasi a scomparire.
La mancanza di adeguate politiche per lo sviluppo delle zone rurali ha portato a un costante aumento della popolazione urbana che si è molto ridimensionata a seguito di un violento terremoto che ha colpito il Paese nel 2010 che ha fatto più di 220.000 vittime e le cui conseguenze hanno condotto molte persone a cercare rifugio altrove. Haiti, infatti, è uno dei Paesi che registra tra i più alti tassi di emigrazione del continente, i cui flussi sono diretti principalmente verso gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana e il Cile dato che i servizi di prima necessita per la popolazione sono quasi del tutto assenti nella maggior parte del Paese.
La lingua principale è il Creolo Haitiano e il francese, la Religione prevalente è la cattolica, anche se nelle campagne sono diffusi culti di origine africana.
Una parte della popolazione indigena segue il “Vodou” (Voodoo), un culto sincretico derivato dalla mescolanza del cristianesimo con le religioni africane.
La cultura haitiana è un insieme di concetti, pratiche e identità, tra cui la lingua Kreyol (Creolo Haitiano), un insieme di costumi e usanze quotidiane. Secondo gli “archivi di vendita” conservati dall'era coloniale si e’ appreso che le piantagioni spesso ospitavano schiavi fino a dieci diverse etnie. Ciò includeva membri del popolo indigeno Taíno dell'isola, pochi dei quali erano sopravvissuti al brutale regime di colonizzazione e schiavitù fino a quel momento. Ai proprietari delle piantagioni che avevano colonizzato l’isola veniva raccomandato di tenere insieme schiavi di diverse etnie nello stesso campo, in modo che non avessero nulla in comune se non il colore della loro pelle. Le persone riunite nelle piantagioni haitiane includevano persone del popolo Fon del Benin, del Congo e altrove. La parola “Vodou” infatti deriva dalla lingua parlata in Benin e significa "potere invisibile e formidabile".
Saut-d'Eau (Salto d’acqua), in Creolo Haitiano “Sodo”, è un comune di Haiti nel centro del paese. In questa zona sono presenti delle grosse cascate e fitta vegetazione, indispensabili per il rituale che prevede la purificazione delle persone immerse nelle acque del Saut d'Eau che pregando si sfregano la pelle con erbe speciali.
La storia di questo pellegrinaggio inizia il 16 luglio del 1843 quando apparve la Vergine Maria in cima a una palma, la chiesa locale negò il miracolo e la pianta fu tagliata. La gente del popolo però incominciò a venire in quel luogo per pregare e chiedere miracoli. Il Curato decise allora di far sradicare il ceppo rimasto e si dice che in seguito ebbe un incidente in cui perse le gambe. Nel 1881, sempre il 16 di luglio, ci fu una seconda apparizione e da allora nessuno cercò più di impedire il pellegrinaggio. Da allora ogni anno molti Haitiani tornano a Saut d’Eau per venerare la “Vergine Miracolosa” e cosi trovare fortuna in amore e nelle transazioni economiche.
Paesaggio lungo la strada per uscire da Port Au Prince
Bambini sulla spiaggia di Port Au Prince
Donne e rito Voodoo in un villaggio
Rito Voodoo in un villaggio
Rito Voodoo in un villaggio
Rito di purificazione sotto le cascate di Saut D'Eau
Rito di purificazione a Saut D'Eau
La fitta vegetazione attorno al fiume Saut D'Eau durante il rito
Nonno e Nipote in un Villaggio nella zona di Saut D'Eau
Bambino con maglia della squadra francese di calcio